La brand community è fuori dai social. O non è.
Una community è uno spazio online in cui persone, che condividono un interesse, una passione o valori per loro importanti, si riuniscono e interagiscono. Quando l’interesse in comune è un brand, i suoi prodotti, i suoi valori, lo stile di vita proposto, allora c’è una brand community. Essa è un patrimonio per l’azienda perché coinvolge e fidelizza le persone e dà spunti di miglioramento su prodotti e servizi, come abbiamo già raccontato in un approfondimento dedicato ai vantaggi di possedere una brand community. Qual è lo spazio naturale in cui interagisce e si esprime la brand community? I social media, si potrebbe pensare. E invece spieghiamo perché la tua brand community non dovrebbe essere sui social. È sui social? Allora non è tua.
Gli svantaggi di una brand community sui social media
- La community è un luogo di socializzazione e confronto, mentre le pagine dei brand sui social media sono sempre più luoghi dove mettere contenuti e dove la comunicazione è mono-direzionale, dal brand alle persone, che si adeguano e non usano più quel canale per interagire fra loro
- La gestione della community si avvale di molti automatismi per far avvertire una costante presenza del brand e così facendo l’ambiente dei social diventa impersonale, il contrario dell’essenza d’una community
- L’obiettivo della brand community si perde di vista: non più l’interazione, bensì la quantità di clic e like con buona pace delle relazioni, del coinvolgimento, della fidelizzazione
- La profilazione dei propri target è difficile perché i social media non forniscono tutti i dati raccolti, che sono di loro proprietà e non dei brand che gestiscono le pagine
- Buona parte dei contenuti creati dalle persone sui social media non è visibile in rete e, di conseguenza, non è indicizzabile perciò l’azienda perde la forza dei contenuti generati dagli utenti (UGC)
Riguardo a come usare i social media nei prossimi due anni, dice Seth Godin : “Spero che le persone tornino ai principi iniziali: l'idea di vedere e farsi vedere dalle persone che contano per loro.”
Perché una piattaforma dedicata alla brand community
Se un brand intende mettersi al servizio dei propri clienti e creare un loro vero coinvolgimento - basato su fiducia e rispetto - allora una piattaforma dedicata sarà molto utile perché può essere strutturata a piacere. Un limite della community sui social media, infatti, è che non è possibile creare servizi appositi, non previsti dall’offerta standard del social media stesso. Uno spazio proprio, invece, potrà crescere, essere modificato e ampliato a seconda delle esigenze che a mano a mano saranno manifestate.
Dal punto di vista poi dei dati raccolti sui partecipanti alla community, la piattaforma di proprietà permette una profilazione su misura, con i parametri scelti e modificati dall’azienda ogni volta che lo desidera. In questo modo i dati saranno di proprietà e molto mirati.
Esempi di brand community da imitare
La community Adidas è costruita attorno al piacere della corsa (non all’importanza del brand!) mantenuta viva da da persone che amano la corsa e che sono divenute prima “team leader” e col tempo ambassador, usando come preferiscono i mezzi di comunicazione. Nota: utilizzano anche i loro social personali (non pagine aziendali) per creare legami stretti con le persone interessate a partecipare.
https://www.adidas.it/adidasrunners/
La community Moto Guzzi si chiama The Clan, e mette a disposizione una miriade di servizi, come inviti, anteprime e report a eventi e fiere, blog, itinerari, vantaggi sull’acquisto di prodotti Guzzi e correlati al mondo moto, spazi per le foto dei partecipanti alla community, live chat con il brand.
La community Harley-Davidson non è solo è calendario eventi esclusivi e percorsi specialistici per motards, ma è esclusiva sin dall’accesso, a pagamento.
https://www.harley-davidson.com
Questi sono solo tre esempi che già fanno cogliere la capacità di coinvolgimento che una community brand riesce a instaurare. Per approfondire:
info@servizimultimediali.net.
Belle parole… ma contano i numeri!
Vero, per questo ad alcuni lavori svolti abbiamo dedicato una scheda che racconta cosa abbiamo fatto, dati alla mano: dai un occhio.