Spark: quando gli Hatchi incontrano Dungeons & Dragons
Chi mi conosce sa che, oltre alla passione per l'intelligenza artificiale, ho un debole per i giochi di ruolo. E se c'è una cosa che accomuna queste due passioni è la risoluzione creativa dei problemi. Proprio questo legame ha dato vita a Spark, un Hatchi nato in un contesto completamente diverso da quello aziendale.
Tutto è iniziato durante una sessione di Dungeons & Dragons con mio figlio Bruno. Come molti giocatori di D&D sanno, gestire un personaggio usufruitore di incantesimi non è semplice, soprattutto per i più giovani. Bruno adora il suo Druido, ma spesso si trova in difficoltà nel momento cruciale:
"Papà, quale incantesimo dovrei usare adesso?"
Il problema non era la mancanza di opzioni, ma l'opposto: troppe possibilità e poca chiarezza su quale fosse la migliore in quel preciso contesto. Bruno conosceva gli incantesimi memorizzati dal suo personaggio, ma faticava a ricordare esattamente cosa facesse ciascuno e quale fosse il più efficace nella situazione in cui si trovava.
Un problema che, a ben vedere, non è molto diverso da quello che affrontano i nostri clienti quando devono scegliere tra diverse strategie di marketing.
Dalla frustrazione alla scintilla
Una sera, dopo l'ennesima interruzione di gioco per consultare il manuale, mi è venuta un'idea: perché non creare un assistente specializzato in incantesimi da Druido?
La struttura concettuale era molto simile agli Hatchi che sviluppiamo per i nostri clienti: un Agente AI con un obiettivo ben preciso, una knowledge base specializzata e la capacità di formulare raccomandazioni contestuali. La differenza? Invece di analizzare dati di marketing e suggerire strategie commerciali, questo assistente avrebbe analizzato situazioni di gioco e suggerito incantesimi.
Dalla teoria alla pratica
Ho deciso di creare un Hatchi, ovvero un Agente AI dotato di ragionamento autonomo, strumenti specifici e memoria contestuale, utilizzando la tecnologia messa a disposizione da Alley-oop, la piattaforma di intelligenza artificiale di cui Servizi Multimediali è partner strategico.
La configurazione di base per creare Spark è stata relativamente semplice:
Ho poi messo a disposizione di Spark tutti gli incantesimi disponibili per un Druido, le caratteristiche della classe e le meccaniche di gioco rilevanti.
La flessibilità di Alley-oop mi ha permesso di importare informazioni in diversi formati: dai PDF dei manuali, a file di testo contenenti descrizioni degli incantesimi in formato JSon, fino a URL di risorse online dedicate a D&D - tutto è stato inserito nella knowledge base di Spark.
La vera magia è stata vedere come Spark, una volta configurato, ha iniziato a operare con autonomia decisionale.
A differenza di un semplice database di incantesimi, Spark analizza autonomamente le situazioni descritte, valuta le opzioni disponibili in base al livello del personaggio e al contesto di gioco, e formula raccomandazioni strategiche complesse. Non ho dovuto programmare esplicitamente ogni scenario possibile - è l'intelligenza artificiale stessa che ragiona sulle situazioni e determina la risposta migliore.
Spark in azione
Ho effettuato diversi test con Spark, alcuni dei quali sono visibili nel video che accompagna questo articolo. Ho simulato alcune situazioni di gioco per mettere alla prova le capacità dell'agente.
I risultati sono stati così incoraggianti che ho deciso di portare Spark alla prossima sessione di gioco con i miei amici. Sono curioso di vedere come reagiranno a questo assistente specializzato e come potrebbe migliorare il ritmo delle nostre avventure, riducendo le interruzioni per consultare manuali e permettendo decisioni più strategiche in tempi rapidi.
Le lezioni di Spark
Sviluppare Spark mi ha insegnato alcune lezioni che si sono rivelate preziose anche per i nostri Hatchi:
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Focalizzazione estrema: Spark non cerca di fare tutto, ma fa una cosa sola estremamente bene.
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L'importanza del contesto: Più informazioni contestuali raccoglie, più precise sono le sue raccomandazioni. Lo stesso principio si applica ai nostri Hatchi commerciali.
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Interfaccia naturale: Invece di creare un sistema a menu, ho mantenuto un'interfaccia conversazionale che permette a Bruno di descrivere situazioni complesse con parole sue.
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Spiegazioni, non solo risposte: Spark non si limita a suggerire un incantesimo, ma spiega perché quella è la scelta migliore, creando un'opportunità di apprendimento.
E tu, che Hatchi creeresti?
Spark è nato dalla convergenza tra una passione personale e una competenza professionale. Ti è mai capitato di pensare a come l'AI potrebbe risolvere un problema nella tua vita quotidiana?
Non tutti i progetti devono nascere da esigenze aziendali formali. A volte, le idee più interessanti emergono quando applichiamo le nostre competenze a problemi che ci stanno a cuore. È ciò che rende il lavoro con l'AI così stimolante: la versatilità di applicazione in contesti completamente diversi.
E la prossima volta che sarai in difficoltà durante una partita di D&D con il tuo lanciatore di incantesimi... beh, forse un giorno Spark sarà disponibile anche per te!

Scritto da
Fabio Marchesi
Pieno di idee, ha la voglia e la determinazione giuste per realizzarle. Dinamico e aggiornato, da programmatore cresce nel mondo del web marketing sprizzando ottimismo. Rende facile il difficile, occhi, orecchie e cuore all'ascolto. È un mago nell’infondere sicurezza a chi lo attornia.