Newsletter e Liste con HubSpot
La possibilità di creare liste statiche e dinamiche è una funzionalità versatile di HubSpot, molto utile come strumento di analisi e come tool per le newsletter.
Le liste di HubSpot
Il contrario vale per le liste dinamiche, nelle quali i contatti vengono aggiunti o esclusi dalle liste automaticamente, nel momento in cui il criterio viene soddisfatto o meno.
Le liste, come vedremo, possono essere sono particolarmente utili quando si tratta di newsletter.
Analizzare i dati e ottimizzare le newsletter con HubSpot
Con pochi clic, HubSpot permette di avere sotto mano dati importanti che indicano la performance della newsletter inviata. Questo dà la possibilità di ottimizzare la newsletter non solo dal punto di vista del contenuto e della impaginazione, ma anche dal punto di vista della lista contatti a cui è stata inviata.
Tra i dati più importanti troviamo:
- Tasso di apertura: la percentuale dei contatti che hanno aperto l'email. Approfondendo, è possibile scoprire non solo il numero esatto delle aperture uniche e totali, ma anche gli indirizzi che hanno aperto l'email.
- Percentuale di click: analogamente al tasso di apertura, HubSpot permette di analizzare la percentuale dei contatti che hanno cliccato sulle CTA presenti all'interno della newsletter. Attraverso una mappa dei click, inoltre, si possono facilmente individuare i link o le CTA maggiormente cliccati.
- Consegne: è il dato più importante rispetto alle liste e alla qualità dei contatti. Questo dato viene suddiviso in consegne effettuate, mancati recapiti con relativa spiegazione, disiscrizioni ed eventuale segnalazione di spam da parte di qualche contatto.
Diverse tipologia di attività attraverso l'invio delle Newsletter
Da quando ci siamo affidati a HubSpot, proprio grazie all'analisi dei dati che rende possibile, le newsletter sono state utilizzate per diverse tipologie di attività da valutare in modo oggettivo e diversificare - in un clic - a seconda delle risposte.Per un nostro cliente, ad esempio, tramite le liste, abbiamo effettuato un massiccio invio di newsletter che ci ha permesso non solo di distinguere i contatti per città e quindi per lingua, ma anche di attuare un bel progetto di follow-up. Entriamo nello specifico.
- Un primo invio è stato fatto dividendo le liste in base alla lingua dei destinatari della newsletter. Al suo termine, abbiamo "pulito" i contatti grazie all'analisi relativa alle consegne.
- Un secondo invio di follow-up è stato svolto, dopo una decina di giorni, esclusivamente ai contatti che non avevano aperto l'email precedente. Attraverso i filtri, abbiamo infatti creato con facilità una lista dinamica, divisa per lingua, di tutti i contatti che non avevano aperto la newsletter.
- Il terzo passaggio è stata la spedizione della newsletter, sempre in lingua, esclusivamente ai contatti che avevano aperto la newsletter, ma non avevano interagito con la CTA presente, quindi non avevano cliccato. Anche qui, la gestione delle liste ci ha permesso di stabilire velocemente il relativo nuovo elenco di contatti.
Un altro esempio di utilizzo della newsletter, che vogliamo ricordare, è stato quello di usarla come strumento d'invito a un evento in presenza, organizzato da un nostro cliente. Similarmente all'attività precedente, abbiamo seguito i contatti con azioni di follow-up per incentivare un'azione specifica. Abbiamo inoltre aggiunto la rilevazione del gradimento dell'evento proposto, tramite un questionario online. Ciò ci ha consentito di raccogliere le opinioni dei presenti e, di conseguenza, di avere spunti per migliorare e adottare soluzioni su misura del target.
Le liste offrono possibilità praticamente infinite di personalizzazione. Dall'apertura di email alla compilazione di determinati form in specifiche pagine del sito web, dalla visualizzazione di pagine alla località del contatto.
Uno strumento utile e interessante per creare strategie personalizzate di marketing operativo per i propri clienti.
Scritto da
Ilaria Aloisio
È la nostra campionessa: di Dance Dance Revolution, allegria, concerti metal visti, sogni e “sgranocchiamenti” vegani da scrivania.